Towards Green Horizon
Terza Edizione
Il progetto formativo, realizzato dal CREA in collaborazione con l’Università degli Studi della Tuscia nell’ambito dell’Accordo Quadro sottoscritto tra i due Enti alla fine del 2023, si pone l’obiettivo di approfondire le principali tematiche legate alle scienze agrarie e forestali, alle energie rinnovabili, alla sicurezza sul lavoro e alle tre grandi transizioni: energetica, digitale ed ecologica, al fine di formare pubblici dipendenti, dottorandi e liberi professionisti.
Il progetto ha come responsabili scientifici il Prof. Massimo Cecchini per l’Università degli Studi della Tuscia e il Dr. Valerio Di Stefano per il CREA.
In particolare, Towards Green Horizon, arrivato alla terza edizione, è inserito nel programma del dottorato "Engineering for Energy and Environment" dell’Università della Tuscia e contribuirà alla formazione obbligatoria dei dipendenti pubblici.
I corsi sono rivolti a studenti, dottorandi, dipendenti pubblici e liberi professionisti, con l’obiettivo di fornire strumenti e competenze specialistiche nei settori trattati.
Il programma formativo si avvale del contributo di docenti universitari, funzionari, ricercatori ed esperti del mondo della ricerca, garantendo un approccio multidisciplinare e un alto livello di approfondimento.
Prossimo Evento

Cambiamento climatico e salute animale: l'approccio One Health
Data: 25/06/2025 15:00
Durata: 2 ore
Relatore: Nicola Lacetera
Il cambiamento climatico genera rischi significativi per la salute degli animali e più in generale per la salute di tutti gli essere viventi. I rischi per la salute animale derivanti dal cambiamento climatico possono essere distinti in diretti (non mediati dagli effetti che il cambiamento climatico genera su altri esseri viventi) o indiretti (mediati dagli effetti che il cambiamento climatico esercita su microrganismi, insetti, piante e uomo). I primi sono da ricondurre sostanzialmente agli effetti delle temperature elevate che generano sempre più di frequente condizioni di stress termico e/o agli eventi estremi connessi al surriscaldamento globale (ondate di calore, alluvioni, incendi). I secondi, che rendono utile l’adozione dell’approccio One Health, sono invece connessi agli effetti del cambiamento climatico sulla biologia dei microrganismi patogeni e sui loro eventuali vettori, sulla produzione di alimenti per il bestiame e sull’impatto del clima sulla salute e/o sulla produttività degli addetti alla cura degli animali.